Benedetto sia l’inventore dei trail autogestiti sul forum www.ultratrail.it . Grandiosa l’idea di inventarne uno sul lago Brasimone, tra Emilia e Toscana. Favoloso il ritrovo, al bordo del lago di una fredda e umida mattinata di febbraio. Alla partenza la nebbia ci avvolge e ci impedisce la vista dei colli che andremo a superare. Saluti, chiacchiere risate e discussioni sul percorso ci prendono, tutte quelle cose che per via telematica si fanno male. Alla partenza si aggrega un cagnone probabilmente randagio ma festoso e inoffensivo che si fa pure fotografare… adottato, inizia a correre con noi mentre scende una pioggerellina appena percettibile. Dopo un pezzo di lungolago si comincia a salire per un sentiero veramente impervio, colmo di foglie. Mi rammarico di aver fatto troppo lo sborone, lo zaino è bello carico e faccio fatica a salire, sia pur con l’uso dei bastoncini. In vetta alla salita si scorge a terra tra le foglie una materia bianca , chiaramente neve. In effetti, fa un pò freschetto.
In cima alla prima vetta c’è effettivamente neve, la discesa per fortuna la si fa bene. Soste ogni tanto per foto o per bere alle varie fontane. Peccato che non si veda nulla di nulla , il panorama è un bianco lattiginoso. Inizia una lunga discesa che ci porta a imboccare la salita più dura della giornata, che in 450 metri circa di dislivello ci porterà fino sul crinale. Qui comincia veramente la fatica, e in alto si rifà viva la neve. In vetta è tutto bianco, una atmosfera spettacolare. La neve che cade e il freddo intenso dànno fastidio, con le mani gelate faccio fatica, e sono costretto a una sosta per mettere 2 paia di guanti(!), e rifocillarmi un poco. Devo avere un pò sottovalutato le condizioni atmosferiche, e meno male che avevo la nuova giacca impermeabile che si è rivelata essere un ottimo acquisto… ma ero troppo leggero sotto probabilmente (con "solo" 2 maglie). Dopo il guado, inizia un’altra breve salitina che mi costringe a camminare, le mani mi fanno impazzire, temo quasi di aver problemi a finire visto che anche ai piedi, nonostante le scarpe in goretex e le ghette, comincio ad avvertire umido e freddo. Reagisco, capisco che camminando rischia di gelarmi ancor di più, riparto e un pò tutto il gruppetto mi segue
senza problemi, nonostante la discesa.
Le mani si riscaldano, l’umore migliora, le gambe iniziano a girare a meraviglia. Da un belvedere osserviamo il lago finalmente libero dalla nebbia, ora cade un misto di pioggia e neve ma non fastiodioso; e così ci dirigiamo all’arrivo, dove ci aspetta il cane che si è fatto tutto il giro con i più veloci… mah… . Raramente ho desiderato in vita mia così tanto un cambio pulito caldo e asciutto. Una giornata fantastica insomma: sì, nonostante il freddo patito, il clima difficile, è una giornata tipicamente "trail". Perchè tutto questo è "trail", lo sono le intemperie che si trovano lungo il percorso (e che bisogna saper affrontare), la difficoltà del dislivello e del terreno, l’intelligenza di alimentarsi e riposarsi quando serve, la capacità di affrontare e reagire alle avversità o alle crisi.
Album fotografico
http://picasaweb.google.it/l.magazzini/WinterTrailBrasimone
Traccia GPS
http://www.giscover.com/tours/tour/display/4828
Altimetria
http://img166.imageshack.us/img166/6947/altimetriars7.jpg